“Il risveglio non mi è mai piaciuto . Non sono mai saltato dal letto per sorridere alla giornata come faceva Jim. “…. “Ci metto tempo alla mattina a diventare George. Tempo per adeguarmi a quello che ci si aspetta da George. “
Dopo i primi minuti di film e dopo aver ascoltato queste frasi iniziali mi sono chiesta : Perché ho aspettato tutto questo tempo per guardarlo? Protagonista ancora una volta Colin Firth, sempre perfetto nei suoi ruoli e ancora una volta non mi ha delusa.
Piccola parentesi storica,non vi preoccupate non morde!
[La storia è ambientata a Los Angeles in una data particolare il 1962 ,conosciuta come la crisi dei missili di Cuba,l’ennesimo confronto tra USA e URSS durante la Guerra Fredda. Il Governo sovietico installata alcuni missili nucleari a Cuba e quindi si teme un eventuale attacco. Dopo il discorso del presidente Kennedy tenutosi il 22 ottobre il mondo inizia ad avere paura e a temere una vera e propria crisi nucleare . Per fortuna si cerca una mediazione e il Governo sovietico fa due proposte ; 1) ritiro dei missili da Cuba con la garanzia che gli USA non avrebbero invaso Cuba. 2) ritiro dei missili dalla Turchia e dall’Italia. Kennedy accetta, questa scelta però gli creerà molti nemici ].
Questa parte storica è importante per precisare che ci troviamo in un momento in cui la gente ha paura, questo tema verrà affrontato dal protagonista, George Falconer, professore universitario, ma la paura sarà intesa in senso generale,ognuno di noi ha paura di qualcosa. La lezione del professore si concentra sulla paura per le minoranze che spesso vengono prese di mira, perché considerate pericolose. Non si riferisce solo agli ebrei,ma prende spunto da qui proprio per parlare o meglio per lasciare intendere la sua situazione da omosessuale in una società in cui non è accettato.
Il film inizia con un incidente stradale in cui vediamo un uomo morto disteso sul ghiaccio e il protagonista che si inchina per dargli un bacio. Inizia la giornata, forse l’ultima, l’ennesima giornata senza Jim in cui George pensa e rivive i momenti passati con il suo compagno. La domanda è : E’ possibile la vita dopo Jim?. All’inizio sembrerebbe di no, il protagonista è intenzionato a suicidarsi. Ma grazie al conforto di una vecchia amica ( ex ragazza ) e ad un giovane ragazzo che lo sceglie come guida a fine giornata riuscirà ad apprezzare le piccole gioie della vita e a comprendere che ne è valsa la pena. A questo punto viene colpito da un malore, forse un infarto , e muore. Proprio come nella prima scena vediamo il suo Jim che si avvicina vestito in modo elegante e ricambia il bacio.
Questo film mi ha lasciata senza parole. E’ bellissimo, è un capolavoro che ci invita a riflettere sui piccoli attimi che viviamo quotidianamente e che spesso non vengono apprezzati. E’ tratto dal romanzo “ A single man” di Christopher Isherwood . Fin dall’inizio ho notato una spiccata cura del dettaglio e un’atmosfera di completa eleganza e perfezione e quando ho letto il nome del regista ho ricollegato il tutto. Questo è stato il debutto nel mondo del cinema di Tom Ford,stilista,famoso per il rilancio del marchio Gucci e la sua mano è evidente , tutto è armonioso e si viene rapiti dallo stile e dalla moda del tempo.
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