mercoledì 22 giugno 2011

The King’s Speech – Il discorso del Re –


Ieri sera…ehm meglio dire ieri notte non sapevo proprio cosa fare. Dormire? No. Non ne avevo voglia. Tv? No.Non trasmettono mai niente di interessante. Allora mi faccio un giro su internet per trovare un titolo di un film che mi interessasse e ho trovato questo. E’ da un po’ che avrei voluto vederlo e poi c’era Colin Firth quindi andava visto a priori. Ovviamente non commenterò la parte tecnica, non solo perché non ne sarei proprio capace, ma soprattutto perché NON MI INTERESSA! Non è un film di fantascienza in cui uno deve stare attento agli effetti speciali. E’ un film che piace o non piace,come tutti del resto. Alcuni l’hanno criticato, hanno detto che i premi ricevuti erano eccessivi ,perché il film non era niente di particolare, anzi l’hanno trovato noioso e lento, ma non sono per niente d’accordo. Partiamo dal presupposto –e penso si sia capito – che a me il film è piaciuto tantissimo. Non mi è sembrato per niente noioso e si è soffermato di più su alcuni punti proprio per creare l’attesa prima del finale. Il film si chiama “ Il discorso del Re” e quindi il protagonista del film, se così lo vogliamo chiamare, è il discorso, la PAROLA,strumento importantissimo,soprattutto per un re,ma per qualsiasi capo di stato e soprattutto nell’epoca della comunicazione di massa. Questa infatti è stata la prima incoronazione trasmessa dalla radio BBC.  Troviamo anche  i filmati di Hitler,figura contrapposta a quella del futuro re Giorgio VI, che ne  riconosce le doti da oratore, purtroppo però per scopi malefici. L’attenzione è posta sia sul re sia su Lionel Logue, esperto logopedista,figura portante del film,colui che ha aiutato il re in questa sua grande impresa. Ovviamente la storia è vera, il principe Alberto veniva descritto come un uomo insicuro,debole,con vari problemi di salute,tra cui la balbuzie. Era mancino ma venne costretto a scrivere con la mano destra, tutti problemi che vengono attribuiti ai genitori, il Duca e la Duchessa di York , che erano spesso lontani dai figli e non hanno dato loro la giusta attenzione. Lo sceneggiatore, David Seidler, da piccolo era balbuziente ed è rimasto a tal punto affascinato dalla storia del re, che ha addirittura chiesto il permesso di scrivere il film alla Regina Madre, che gli ha permesso di farlo solo dopo la sua morte,perché i ricordi sarebbero stati troppo dolorosi.
Tutto il film è incentrato sulla preparazione del re al discorso finale e quindi ripercorriamo insieme al protagonista tutte le fasi e l’attesa che ci porteranno poi  alla fine del film.
Arrivati al momento del discorso mi sono sentita io in ansia per il protagonista ,le inquadrature che si alternavano tra il microfono,la luce rossa prima di essere in onda e la folla che stava lì ad ascoltarlo non hanno fatto altro che rendere la tensione ancora più palpabile....il trasporto è stato completo.
La battuta che mi è piaciuta alla fine del discorso e che poi ha sdrammatizzato tutto è : C'era ancora qualche balbettio" ."Ho dovuto farlo, qui o , così sapevano che ero io".
E pensare che la parte di Colin Firth era stata assegnata a Paul Bettany il quale poi  ha rifiutato. Paul Bettany sarà anche bravo,affascinante, ma Colin ha la classe e l’eleganza nel DNA! L’unica cosa di cui mi sono pentita è stata quella di non averlo guardato in lingua, perché con il doppiaggio ha perso tanto,soprattutto perché in italiano non si riescono a cogliere le sfumature e gli sforzi dell’attore nel ricreare un personaggio balbuziente e infatti poi sono andata a cercare la scena finale del discorso di Colin Firth in inglese. 




21 giugno 2011

2 commenti:

  1. Santano, io l'ho visto in lingua originale :P :P :P Alla facciaccia tua! :P

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  2. scostumata!!!:D buhahaha eh lo so...più in là lo guarderò in lingua!

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