domenica 8 febbraio 2015

Non so quale università scegliere.

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Come si fa a scegliere l’università giusta? Beh, non è semplice. Bisognerebbe avere le idee chiare. Purtroppo però anche quando si è certi della scelta da prendere si hanno a disposizione più possibilità e di conseguenza è facile andare in confusione. Queste, secondo me, sono le domande fondamentali sulle quali riflettere:

-Sono sicuro di voler iscrivermi all'università?
-Quali sono le materie che mi interessano di più?
-Che lavoro vorrei fare in futuro?
-Ho scelto un percorso adatto alle figure professionali ricercate dal mercato attuale?

Le risposte a queste domande potrebbero essere contrastanti e quindi sta a noi scegliere a cosa dare la priorità, oppure potremmo trovare la solita via di mezzo.

La prima domanda è quella fondamentale. L’università non è la soluzione più comoda per evitare di lavorare e farsi mantenere a vita dai genitori. La società non ha bisogno solo di medici e avvocati, ma anche di sarti, tecnici, artigiani, cuochi, bidelle, spazzini, ecc. Dobbiamo essere convinti che sia la scelta utile per noi stessi. Non perdiamo tempo.

Scegliere il percorso di studi solo in base al nostro gusto personale potrebbe non rivelarsi la scelta giusta, soprattutto in questo periodo di crisi in cui la percentuale di giovani disoccupati è in continuo aumento.

Se si ha in mente un lavoro ben preciso e quindi un obiettivo da raggiungere bisogna essere bravi a scegliere l’indirizzo giusto e non perdersi in percorsi troppo teorici o al contrario troppo tecnici. Vi faccio un esempio, ho sempre voluto studiare lingue, ho frequentato il liceo linguistico e poi mi sono chiesta cosa avrei voluto fare di preciso? Sicuramente non mi sarebbe piaciuto perdermi in un percorso troppo teorico e fatto di storia e letteratura, non perché disprezzi queste materie, ma perché avrei voluto fare qualcosa di più concreto. Quindi ho scelto l’università per Interpreti e Traduttori, tecnica, specialistica e basata solo sui laboratori di lingua. Non me ne pento. Mi pento invece di essere caduta nella “trappola” della specialistica forzata, perché a detta di tutti 3 anni sono pochi, c’è bisogno di una specialistica per completare il percorso di studi. No, non è vero. Ho scelto Lingue e Letterature Straniere che avevo volutamente evitato per la triennale solo per ampliare il raggio di scelta per una posizione futura. Ma non fa per me. Come pensavo mi ritrovo a studiare letteratura (periodi letterari scelti a caso), storia e a scrivere tesine e fare parziali interminabili che non mi lasciano assolutamente niente di utile. Magari poi vi parlo di entrambe le università in un post diverso.

Il mercato ha bisogno di me? Sarebbe un inferno scegliere l’università solo per assecondare le richieste di mercato. Però i nostri sforzi risulterebbero inutili se il mercato non dovesse aver bisogno di noi.

Quindi a questo punto entra in gioco la via di mezzo, una scelta che ci permetta di soddisfare più possibilità. Non fossilizziamoci su una sola posizione, ma cerchiamo di unire il piacere personale a un percorso che ci permetta di essere flessibili. Non è semplice, lo so bene. Ma bisogna provarci. E se proprio si è indecisi ci si prende una pausa prima di scegliere.

Giulia S.

11 commenti:

  1. questo post è utile e davvero ben scritto. purtroppo io ormai sono sul viale del tramonto e questi problemi sono ormai solo un ricordo!!ma quoto a pieni voti!
    un bacione
    paolasophia.blogspot.it

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  2. ciao! Ma la vorresti fare in Italia?

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    1. Ciao Marina. Il post non riguarda me in prima persona, ma è dedicato ai ragazzi che sono in procinto di scegliere un'università o comunque non sanno cosa fare dopo superiori/liceo. Io ho già dato :D Sto facendo l'ultimo anno della magistrale.

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  3. Ciao!Io sono proprio una di quei ragazzi che deve scegliere cosa fare nel futuro. Ho fatto la maturità a Giugno di quest'anno e ad Ottobre ho iniziato a frequentare il corso di laurea in Scienze dell'educazione e della formazione. Ben presto però mi sono ritrovata ad essere completamente insoddisfatta della mia scelta. Tutte le mie sicurezze sono cadute ed adesso mi ritrovo a riflettere spesso su cosa fare in futuro, su cosa voglio o meno. Ho frequentato il liceo linguistico e ammetto che studiare le lingue mi piace molto ma sono stanca di tutta quella teoria. Vorrei si coltivare le mie passioni ma nel modo più concreto possibile. Vorrei sapere da te come ti sei trovata alla Carlo Bo e che sbocchi ti ha dato dopo la laurea triennale.
    Aspetto una tua risposta, grazie. :)
    Raffaella.

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    1. Ciao Raffaella,se sei stufa della teoria ti consiglio vivamente di fare la Carlo Bo, ho scritto un post riguardante il triennio sul mio blog. Dopo il triennio puoi lavorare ovunque sia richiesto l'utilizzo delle lingue. Io collaboro con un'agenzia di traduzione e sto finendo la specialistica in lingue e letterature straniere. Molte delle mie ex colleghe lavorano già da anni in vari ambiti.

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    2. Eccoti il link: http://mylifeasgs.blogspot.it/2015/03/carlo-bo-scuola-superiore-per-mediatori.html?m=1

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    3. Eccoti il link: http://mylifeasgs.blogspot.it/2015/03/carlo-bo-scuola-superiore-per-mediatori.html?m=1

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    4. Ciao Raffaella,se sei stufa della teoria ti consiglio vivamente di fare la Carlo Bo, ho scritto un post riguardante il triennio sul mio blog. Dopo il triennio puoi lavorare ovunque sia richiesto l'utilizzo delle lingue. Io collaboro con un'agenzia di traduzione e sto finendo la specialistica in lingue e letterature straniere. Molte delle mie ex colleghe lavorano già da anni in vari ambiti.

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  4. Ciao Giulia,ho letto ora il tuo post sulla Carlo Bo di Bologna. Vorrei farti alcune domande perché anche io sono interessata alla tua stessa scuola,esattamente nella sede di Bologna.
    ho finito il liceo quest'anno,a luglio ho sostenuto il test e sono risultata idonea,perciò ora dovrei procedere con l'immatricolazione. Volevo chiederti innanzi tutto se tu abbia fatto la studentessa fuori sede oppure la pendolare. Per il primo anno infatti avevo pensato di non trasferirmi,ma vivendo in provincia di Reggio Emilia temo che il viaggio mi porti via tempo prezioso per lo studio:se le lezioni terminano alle 17,sicuramente prima delle 19 io non arriverei a casa..quindi il mio timore è quello di rimanere indietro con lo studio,esami ecc..
    Al liceo c'erano verifiche e interrogazioni quasi tutte le settimane,all'università ci sono esami dopo 2/3 mesi...so che ognuno si organizza lo studio in modo personale,ma mi piacerebbe sentire la tua esperienza per avere almeno un'idea..grazie mille!

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